TY - JOUR AU - Fotheringham, Christopher PY - 2019/09/27 Y2 - 2024/03/28 TI - TOURISM AND IMPERIALISM IN ITALIAN EAST AFRICA: THE DISCURSIVE AND PRACTICAL FUNCTIONS OF THE GUIDA DELL’AFRICA ORIENTALE (1938) IN CONSTRUCTING A COLONY JF - Italian Studies in South Africa JA - issa VL - 32 IS - 1 SE - Articles DO - UR - http://italianstudiesinsa.org/index.php/issa/article/view/92 SP - 51-82 AB - <p>La Guida dell’Africa Orientale Italiana fu pubblicata nel 1938 dalla Consociazione Turistica Italiana – questo il nome con cui il Touring Club Italiano era conosciuto sin dal 1937, quando fu costretto a ‘italianizzare’ il proprio nome. La guida è palesemente propagandistica nei toni e si presenta come un trionfante risultato in onore del Re e appena incoronato Imperatore Vittorio Emanuele III, del Duce, e dei soldati morti in Abissinia. Le 640 dense e dettagliate pagine della guida furono pubblicate solo due anni e quattro mesi dopo la dichiarazione della conquista dell’Abissinia da parte delle forze di Mussolini e della sua incorporazione nell’Africa Orientale Italiana: una nuova entità politica che includeva le già esistenti colonie della Somalia e dell’Eritrea. La meticolosa guida rappresenta, in effetti, un notevole risultato da parte degli autori che avevano intrapreso complesse ricerche in una regione ancora molto instabile e caratterizzata da continue ostilità tra le truppe coloniali e i combattenti della resistenza, che le forze italiane non furono mai in grado di pacificare completamente. A posteriori, data la nostra conoscenza di come la storia si è evoluta, si può essere tentati di vedere la Guida dell’Africa Orientale semplicemente come un ulteriore pezzo di tragicomica magniloquenza nel vanaglorioso arsenale di propaganda auto-incensatoria dell’Italia fascista. Tuttavia, la guida rappresenta chiaramente un investimento significativo di tempo e denaro per cui le ragioni della sua produzione necessitano una più attenta indagine. In questo articolo analizzo da vicino il testo della guida attraverso l’apparato teorico degli studi postcoloniali sul turismo. Sostengo che la guida sia molto più rilevante di una semplice millanteria coloniale; e che rappresenti piuttosto il piano di un impiego del turismo come elemento essenziale dell’assoggettamento, dello sfruttamento economico e dell’insediamento coloniale nell’A.O.I. (Africa Orientale Italiana). Intendo affermare che, come emerge dal sostegno&nbsp;ufficiale di cui godeva, e dagli investimenti in esso, il regime italiano pianificò l’utilizzo del turismo al massimo del suo potenziale come arma per la conquista definitiva e l’assoggettamento della popolazione colonizzata.</p> ER -